Presso l’azienda Calabria verde di Verbicaro si è svolto un seminario dal titolo “Nutrizione 4.0: l’innovazione della certificazione NHACCP” organizzato dall’istituto Controllo Qualità NHACCP, progetto coordinato dalla Fondazione ITS BACT, Istituto tecnico superiore per tecnologie innovative per i beni e le attività culturali e turistiche.
All’evento, moderato da Annamaria Francesca Mete, biologa molecolare specializzata in patologie cliniche, direttore generale della sede Icq di Verbicaro e dell’annesso laboratorio fisico chimico, hanno preso parte autorità appartenenti al mondo politico, scientifico e militare di settore (Ambiente, sanità e sicurezza). Il processo Nhaccp misura l’impatto degli alimenti sulla salute, e consiste in una importante attività coordinata di filiera per la sorveglianza dei residui di sostanze di uso agricolo e zootecnico, sia illecite che autorizzate, e di contaminanti ambientali negli alimenti. Esso sfrutta il percorso di tracciabilità di un biomarcatore nutrizionale e rappresenta l’evoluzione concettuale e scientifica del sistema Haccp.
Il fine ultimo è il mantenimento di uno stato di salute ottimale del consumatore, nonché la promozione di un prodotto nazionale sicuro. La certificazione Nhaccp dei prodotti alimentari destinati al consumo umano assume maggiore valenza alla luce dei recenti sviluppi della normativa Europea relativo alle indicazioni nutrizionali e sulla salute fornite sui prodotti alimentari, delle disposizioni del ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali, recepite nella conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Provincie autonome di Trento e Bolzano, e della presidenza del Consiglio dei ministri.
Estremamente soddisfatto dell’evento Aniello Di Vuolo, presidente dell’Istituto controllo qualità Nhaccp e dell’Its Bact, che ha organizzato il laboratorio fisico chimico congiuntamente all’università di Roma Torvergata.